Cura disturbi post-traumatici da stress Terni

Dottor Fabrizio De Angelis

Una mattina ti svegli, convinto di avere davanti una delle tue tante giornate lavorative, a volte pesanti, a volte solo noiose. Oppure sei felice, perchè sai che farai una cosa che da tempo programmi o vedrai qualcuno con cui sai di poter star bene. Tutto insomma sembra essere sotto controllo.

Ma tre ore dopo niente è come prima. Può essere capitato un incidente d'auto in cui è morto qualcuno che amavi, un incendio può aver distrutto tutto ciò che avevi, o qualcuno può averti aggredito in maniera inaspettata e violenta.
Da quel momento in avanti ci saranno nella tua vita un “ prima” e un “dopo”. “Prima” che capitasse questo evento probabilmente credevi che il mondo fosse giusto e che tutto avesse un significato.
“ Dopo”, di colpo, senti di non avere più il controllo della tua vita e di ciò che capita intorno a te. Ti senti vulnerabile e il tuo mondo non è più sicuro. E' difficile dare un senso a quello che verrà: il significato della vita che era presente solo pochi attimi prima non c'è più, nulla e più giusto né equo.

Calamità naturali, disastri e sciagure sono parte imprescindibile della condizione umana. I mezzi di comunucazione danno quotidianamente spazio a notizie di incendi, allagamenti, terremoti, guerre, pulizie etniche, torture, stupri, aggressioni a scopo di rapina, incendi mortali, rapine e atti di terrorismo.
Talvolta, il solo ascolto di tali notizie può portare a sentimenti di angoscia e paura. Non c'è quindi da stupirsi se il ritrovarsi testimoni o protagonisti di uno di questi eventi può fissarsi nella mente al punto di non abbandonarla più.
In questi casi la reazione porta a sentirsi sempre più tesi, allertati, disturbati sia nella veglia che nel sonno da immagini, pensieri e flashback relativi all'esperienza traumatica fino a renderci prigionieri del trauma.
Siamo di fronte a una patologia, ben più grave e invalidante di una reazione fisiologica all'evento stressante, chiamata disturbo post-traumatico da stress.

Se infatti ciascuno di noi è naturalmente attrezzato per reagire a stress estremi- con reazioni di momentaneo stordimento, talvolta di apatia, spavento o depressione- la persona affetto da questo disturbo è continuamente tormentata dal ricordo del trauma vissuto, da un passato che continua a inondare e sommergere il presente di paura, dolore e rabbia, impedendole di proseguire il suo cammino verso il futuro. L'evento traumatico rappresenta un impatto che apre un profondo solco, uno spartiacque tra il prima e il dopo, quasi fosse impossibile ricreare un continum nella propria esistenza.

La storia del concetto di trauma psichico deve essere considerata antica come la violenza, le guerre e la distruttività dell'uomo, antica come il dolore e la sofferenza più atroce. Il fatto che solo nell'ultimo secolo ce ne siamo occupati dal punto di vista clinico non significa che non vi siano stati, anche nella storia più remota, chiari esempi di traumi con relative conseguenze psicopatologiche.
Per citare alcuni esempi, già nel 1572 Carlo IX di Francia iniziò a presentare chiari segni simili a una sindrome post-traumatica da stress dopo la famosa strage di San Bartolomeo. Il filosofo francese Blaise Pascal, dopo un incidente avvenuto sulla Senna durante il quale rischiò di precipitarvi dentro insieme ai suoi cavalli, presentò negli anni a seguire una chiara forma di questo disturbo con incubi ricorrenti, insonnia e flashback riguardanti il vuoto che si era impresso nella sua mente. Sebra addirittura che uno dei suoi aforismi più famosi, “ La natura ha paura del vuoto “ sia conseguenza di questa esperienza traumatica ( Milanese, Cagnoni 2009).
“Niente fissa una cosa così intensamente nella memoria come il desiderio di dimenticarla”.
(Michel de Montaigne)

Soluzioni

Grazie ad un protocollo specifico di trattamento messo a punto dal Prof. Nardone e dai suoi collaboratori, è possibile liberare in tempi brevi le persone colpite da questa psicopatologia, permettendo loro di archiviare i ricordi traumatici, riattivando la capacità di vivere il presente e progettare il proprio futuro.
“ Scrivere la storia è un modo per sbarazzarsi del passato”.   J.W. Von Goeth

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psicoterapeuta ufficiale cts

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