Cura paura di esporsi Terni

Dottor Fabrizio De Angelis

La paura di esporsi è una delle più diffuse e poliedriche: interessa persone di tutte le età, sesso, livello culturale, estrazione sociale, e può riguardare un solo aspetto della vita, ad esempio il parlare in pubblico, o settori più ampi e generalizzati, come il sentirsi continuamente giudicati per quello che si dice o si fa. Spesso si esprime con una sintomatologia ansiosa e con somatizzazioni di vario tipo: sudorazione, arrossimento, tremore delle mani, balbettio, solo per citarne alcune. Talvolta la paura è così intensa da portare alla creazione di un vero e proprio disturbo da attacchi di panico in cui la persona non teme tanto il sentirsi male fino a morire, quanto il perdere il controllo- della propria mente o del proprio corpo – e fare una figuraccia. Oltre al panico quando questa paura diventa invalidante può sfociare in altri disturbi clinici, come la fobia sociale, la paranoia, le manie persecutorie e i disturbi somatoformi.

Quello che caratterizza il vissuto ansioso di queste persone è il prevalere della dimensione della vergogna rispetto a quello della paura, tipica invece della maggior parte dei disturbi d’ansia. Per questa ragione, le tentate soluzioni usuali di chi teme di esporsi sono tutte orientate a cercare di rendersi il meno visibili all’occhio di quel “grande fratello” che percepiscono sempre su di loro, o comunque a cercare di limitare i danni. Le principali sono tre:
a) Evitare le esposizioni. L’evitamento può essere parziale (per esempio evitare di esprimere la propria opinione solo di fronte a certe persone), o totale (non interviene mai in nessun tipo di conversazione se non per avvalorare quanto già detto da altri).
b) Prendere precauzioni. In questo caso la persona non evita di affrontare ciò che teme, ma lo fa adottando qualche strategia “protettiva” che la rassicura. Può trattarsi di una bottiglietta d’acqua a cui ricorrere se si secca la gola mentre si deve parlare, ma anche portare sempre con sé biancheria di ricambio nel caso capitasse di farsela addosso.
c) Pianificazione ossessiva. Si tratta di una forma particolare di precauzione in cui la persona pianifica in maniera iper-dettagliata quello che dirà o farà in una certa circostanza, in modo tale da ridurre il più possibile il rischio di giudizio da parte degli altri.

È tipica, ad esempio, di chi deve parlare in pubblico e impara a memoria il suo discorso, ma anche chi ricontrolla più volte il proprio lavoro per essere sicuro di non aver commesso nemmeno la più piccola imperfezione. (MILANESE, 2020)

Soluzioni

Grazie ad un protocollo specifico di trattamento messo a punto dal Professore Giorgio Nardone e dai suoi collaboratori, le persone che soffrono di tale problematica, possono in tempi brevi, ritrovare il piacere di essere sé stessi e di esporsi a ciò che temono. Utilizzando le parole di Gandhi:
“Scopri chi sei e non aver paura di esserlo” Mahatma Gandhi

Richiedi informazioni


psicoterapeuta ufficiale cts

Chiamami

Scrivimi

WhatsApp